Il fastidio dei morti

Viaggiamo da mesi con una media di 500 morti al giorno di/per Covid. La sensazione è che la cosa vada avanti tra una malcelata indifferenza generale. Temo accompagnata finanche da una punta di fastidio. Chi cazzo sono questi morti? Perché muoiono? Nessuno ce lo dice. La curva sarebbe dovuta scendere ben prima di Natale, ho sentito io con le mie orecchie ripeterlo da tanti esperti in tivvù…  Ma no, non scende! Intanto siamo distratti da altro.
Abbiamo bisogno di altri show. Persino i virologi, gli esperti, sembrano avere meno appeal: ripetono sempre le stesse inutili cose in risposta alle stesse inutili domande… un blablabla che oramai fa da sottofondo alle nostre cene, ai nostri pranzi, ai nostri tentativi di trovare un “recovery” al malridotto stato fisico e mentale oramai impadronitosi di noi tutti! Anche di coloro che fanno finta di avere una vita, nonostante la pandemia. Illusione creata ad arte. Io non riesco a pensare oltre. Oltre un caffè al banco del bar, ad una pizza, ad un fine settimana in compagnia degli affetti stabili, ad una spesa al supermercato senza ansia… Non voglio avere paura di un abbraccio e neanche di una stretta di mano!
Non voglio distrarmi da tutto quello che non c’è più.
Anche la mia pietas rischia di svanire di fronte a quello che accade in Bosnia o a Lesbo… Non me ne fotte un cazzo di Renzi e Conte, né dei tormentosi j’accuse della Azzolina e dei suo banchi a rotelle… Voglio ri_sorgere! Poi ne parliamo.