Fuor di retorica

Per fortuna abbiamo appreso che il fucile è del papà e la foto l’ha scattata lui per “sensibilizzare” l’Europa sulla gravità della situazione in Ucraina. Eppure la foto di questa ragazzina di 9 anni con il nastro tra i capelli dai colori della bandiera del suo Paese e il fucile in braccio, non smette di tormentarmi. Una posa, sì va bene. E il lecca-lecca che ha in bocca? Voluto anche quello, papà? O ci narra del contrasto inaccettabile tra “l’innocenza” di un lecca-lecca e l’indecenza del fucile imbracciato? “Non insegnate ai bambini la vostra morale…” cantava in una delle ultime sue poesie GG. In una guerra non c’è nessuna morale. Per definizione una guerra non può che essere amorale. Tuttavia, fuor di retorica, c’è sempre una vittima e un carnefice. Il fatto è che non riusciamo a trascendere dalla retorica oramai. Sono sempre stato un amante dei grigi. Ma ora non più. Non sempre. Mi sto facendo attrarre sempre più dal bianco o dal nero. Come a quindici anni o a venti, quando non sceglievo mai di non scegliere! Fuor di retorica.