Lenti, che a correre non conviene

Come se la Storia in “moto proprio” stanca della direzione dell’Umanità, avesse deciso da che parte andare.
Non sono bastati due anni di pandemia per ricordarci le nostre fragilità, individuali e collettive. Ci aggiungiamo palazzi sventrati, fosse comuni, milioni di profughi che s’avanzano a piedi con le loro povere cose verso un altro – ignoto – destino.
E ancora una volta Lei, l’implacabile Storia, ci ricorda che abbiamo un destino condiviso: nonostante i conti in banca, le auto di lusso sempre più ingombranti e performanti e… consumanti, la frenesia “della vita moderna”.
Interdipendenti, l’uno da tutti gli altri.
Pare si debbano ridurre i consumi. Evidente che chi consumava già poco consumerà ancora di meno. Fino al niente?
Dopo due anni di pandemia i grandi del Mondo riuniti in conclave avevano stabilito una linea di confine al 2030, 2040, 2050… numeri a cazzo! Ma un cambio di passo era inevitabile, pare. Pare che ora e qui dobbiamo cambiare il passo! Lenti… come quei profughi. I miei dieci euro di gasolio mi bastano per 5 litri. Lento.
Se vivi normalmente, con un reddito “normale”, difficilmente intercetterai la ripresa economica che pure sembrava a portata di mano. Con tutti quei miliardi a debito scaricati sulle prossime generazioni. Persino una facciata nuova al palazzo era una conquista con poco. O da poco!? Chi sa.
Abbassare di un grado il riscaldamento. Si può fare, se hai il riscaldamento in casa, se hai la casa. Quanto sei disposto a spendere per un chilo di pasta? E per un panino?
In pochi mesi il governo del mio Paese ha speso 15 miliardi per tentare di arginare i costi dell’energia. Non me ne sono accorto. Dell’aiuto intendo. Ma sapete quanti sono 15 miliardi di euro? C’era un tempo, neanche lontano, anzi vicinissimo, che avremmo fatto carte false per poter spendere 15 miliardi in una finanziaria. Li abbiamo letteralmente bruciati in pochi mesi.
C’erano scuole e carceri da poter fare, classi da allargare, aeratori da installare per la pandemia dico… ma oramai chi se la ricorda più la pandemia! Lenti bisogna andare.
Tanto pare che la Storia abbia deciso di farsi nonostante noi.