Easy Rider

La morte di uno dei protagonisti di Easy Rider mi ha fatto venire in mente una scena del film, tra le più citate, che sembra scritta per l’Italia di questi giorni. 

George Hanson: Una volta questo era proprio un gran bel paese, e non riesco a capire quello che gli è successo.
Billy: È che tutti hanno paura ecco cos’è successo. Noi non possiamo neanche andare in uno di quegli alberghetti da due soldi, voglio dire proprio di quelli da due soldi capisci? Credono che si vada a scannarli o qualcosa, hanno paura.
George Hanson: Si ma non hanno paura di voi, hanno paura di quello che voi rappresentate.
Billy: Ma quando… Per loro noi siamo solo della gente che ha bisogno di tagliarsi i capelli.
George Hanson: Ah no… Quello che voi rappresentate per loro, è la libertà.
Billy: Che c’è di male nella libertà? La libertà è tutto.
George Hanson: Ah sì, è vero: la libertà è tutto, d’accordo… Ma parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse. Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato. E bada, non dire mai a nessuno che non è libero, perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere, a massacrare, per dimostrarti che lo è. Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura.
Billy: Eh la paura però non li fa scappare!
George Hanson: No, ma li rende pericolosi.