16 luglio, anno più anno meno!

Quando incontri al bar l’amico che è stato amico negli anni nei quali l’amicizia ha un senso.
E l’abbraccio è un abbraccio sincero, convinto.
– Auguri!
– Grazie!
– Come stai?
– Il cuore matto.
– Ma comme cazzo è che ‘sto cuore è così?!?
– Sarà successo qualcosa…
– Lo dicevo proprio l’altro giorno a… Non so se hai saputo che pure lui si è dovuto operare al cuore. Così abbiamo completato.
– E chi l’avrebbe detto… Avrei supposto allora che la cosa meno instabile che avessimo tutti e tre fosse la testa!
(lui ride e mi abbraccia)
– Che capa! A raccontarlo non ci si crede…
E poi finisce per ricordare, come ad ogni incontro, di quella volta che all’una di notte decidemmo di andare a Roma col treno delle 5.30 per comprare un cappello da prete!
– Nel giorno della Madonna non so perché mi rivengono in mente sempre quei momenti. E cose che credevo dimenticate mi appaiono limpide nei dettagli. Stamattina per esempio, quando ho aperto gli occhi e ho realizzato che era il 16 luglio, all’improvviso ho pensato alle majorette!
– Le majorette?!
– Sì! Ti ricordi di quando organizzammo la festa… e quello disse: “Se volete le majorette che vi fanno la sfilata la domenica mattina ve le posso dare per 500mila lire” e noi, che avevamo già più di un milione di uscite che non sapevamo come coprire, senza pensarci un attimo dicemmo, all’unisono: “Puortece ‘e majorette… Ma belle, però!” (e ride)
Questo fatto delle majorette non me lo ricordavo proprio. Ma può essere. C’è tanta di quella roba racchiusa nelle pieghe di quegli anni… Mio dio!
E lui continua a tirarle fuori.
– E il party che organizzavamo per festeggiare il tuo onomastico?!
– Che party?
– Beh oggi si chiamerebbe così… Un party! Con un menù che farebbe inorridire. Non te lo ricordi?
Antipasto di panzarotti fritti fatti da tua madre, poi una entrée di “pere e musso” seguita da pannocchie arrostite e bollite a scelta. E per completare cozze col limone a volontà! A chiudere, enormi fette di cocomero, che a te non è mai piaciuto!
– …E continua a non piacermi!
– Infine la “rosa nera” di don Prisco!
– Ecco! Ho scoperto perché il cuore non ha fatto una bella fine… L’avimm’ ‘accise ‘e colesterolo, c’aveva fa, povero cuore nostro!
Lui scoppia a ridere, m’abbraccia e mi viene quasi da piangere. Ah, la vecchiaia!