Convivenza forzata!

Tutti accontentati. Da lunedì o al massimo da giovedì qui in Campania. Si riapre. A parte i dettagli tipo scuola, teatri, cinema ecc… Cioè la kultura, diciamo. Perché, come disse un illuminato ministro anni fa, con la cultura non si mangia! Per le cose che fanno e danno da mangiare invece i protocolli saranno meno stringenti di quanto si prevedesse. In pratica, è tutto lasciato al buonsenso. Nostro e degli esercenti.
Sul nostro non ci conterei. Sugli esercenti men che meno.
Fatemelo vedere un camerino sanificato dopo ogni prova in tempi di saldi, per esempio!
Mi pare evidente che si stia facendo una scommessa, un azzardo che ha, come posta in gioco, la vita umana. A partire da quella dei più anziani e dei più vulnerabili per patologie pregresse.
Alla fine hanno vinto le lobby che hanno fatto pressione su alcuni Governatori col contributo sguaiato di trasmissioni tv e giornali di propaganda.
Ieri il virologo Galli, uno di quelli della compagnia di giro dei virologi tv, ha detto ad ottoemezzo: “Abbiamo deciso di prendere la via della convivenza con il virus… Stiamo facendo una sperimentazione senza che esista un mezzo dato scientifico sulla reale efficacia di mascherine e distanza… ed è la prima volta al mondo e nella storia che accade una cosa del genere, ad epidemia in corso…
Praticamente, ‘a bbona ‘e ddio! Del resto non saranno le chiese tra le prime ad essere aperte?! Ci aiuterà il buon dio… e “la creatività italiana“. Lo ha detto lui, Galli questa cosa. L’ho sentita io. Proprio con le mie orecchie!
In un Paese che, dopo 24h dalla riapertura delle industrie, ha rivisto il Sarno immediatamente inquinato, una enorme macchia nera comparire nel mare davanti a Castelvolturno; un Paese dove ci sono prenditori che spacciano mascherine inservibili frodando lo stato e mettendo a rischio chi le indossa; un Paese che fa la didattica a distanza senza che il 60% degli studenti sia raggiunto dalla connessione veloce… dove avrebbe dimora il buonsenso?!
Non è che possiamo dare il meglio di noi se la soglia di questo meglio è così bassa che neanche la paura della morte serve a rialzarla!
Qui nessuno potrà salvarsi da solo. Siamo legati l’un l’altro a filo doppio e – onestamente – comincio ad avere un po’ di perplessità sui miei simili. Per la prima volta in vita mia!A Wuhan hanno deciso uno screening di massa poiché si sono verificati 6 nuovi contagi dopo la fine del lockdown e la progressiva riapertura delle attività da inizio aprile. Testeranno l’intera popolazione (11 milioni di abitanti).
Ieri completati i primi 4 milioni di test. Circa 1000 positivi asintomatici. Che vanno in isolamento. Dunque una epidemia che si riteneva finita (non come da noi che ancora ogni giorno ci sono vittime e nuovi casi positivi), non lo è affatto.
Più che a quanti centimetri deve stare una pizza dall’altra, mi sarei aspettato di ascoltare parole chiare su come organizzare la sanità territoriale in vista di questa riapertura!
Quale sarà la nostra risposta?!