Colpo di tosse

Il bar è affollato! Oggi è domenica ed ho fatto più tardi del solito.
Quando entro respiro immediatamente l’aria pesante di un qualche virus che “stanzia”!
Tutti parlano ad alta voce, cioè la voce che normalmente usiamo noi anche quando parliamo al telefono. Un vocio confuso che si sovrappone. Naturalmente tutti senza mascherine. Nessuno mette – ancora? – la mascherina da queste parti.
Senza nessun preavviso, inaspettato, un colpo di tosse! Sì, è l’uomo che sta facendo colazione al banco. Silenzio.
Tutti rimangono con le tazzine sospese nell’aere… o la zeppola alla porta della bocca che cola di cioccolato, il cornetto già in gola che scende nell’esofago per inerzia…
L’uomo si accorge di quel tempo sospeso. Si gira, deglutisce e dice: “Uè, me stevo affucanno ca’ zeppola!”
Un sospiro liberatorio si alza dal consesso all’unisono… Qualcuno vorrebbe persino far partire un applauso, glielo si legge negli occhi.
Ed il chiacchiericcio riprende. Il volume sembra ancora più alto!