Etica e politica

I limiti della democrazia rappresentativa sono evidenti anche nei piccoli episodi come quello dei parlamentari dei quali si parla in queste ore. Nessuno di noi sceglie chi eleggere. Tutto un gioco interno ai partiti. Quindi dei nomi di questi signori non me ne faccio nulla! Anzi, temerei che possano diventare “fenomeni” da invitare nei talk televisivi, come spesso succede in questo Paese dove oramai la visibilità è tutto!
Conoscere questo episodio sta servendo ancora una volta solo per rimarcare l’idea di quanto faccia schifo la classe politica italiana. Di quanto il “palazzo” sia distante dalla “gggente”. Ed in nome di questo assunto, che un tempo non molto lontano ha permesso ad un manipolo di incompetenti di candidarsi ad aprire le istituzioni come scatolette di tonno, rimestare nel più banale populismo.
Populismo per populismo, vorrei i nomi anche di tutte le altre partite iva che guadagnano più di 10mila euro al mese ed hanno richiesto il bonus: notai, studi legali, commercialisti, architetti…
Vorrei i nomi delle aziende – in genere piccole e medie – che pur mettendo in cassa integrazione i dipendenti li hanno obbligati a continuare il lavoro non pagandoli o, se pagandoli, facendosi restituire i soldi della cassa.
L’etica e la moralità attengono agli individui non certo alle “categorie”. Ed è bene ricordarsi, come scriveva Oscar Wilde che “…𝙡𝙖 𝙢𝙤𝙧𝙖𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙖𝙩𝙩𝙚𝙜𝙜𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙙𝙤𝙩𝙩𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙡𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞𝙖𝙢𝙤…”