Ma sì, stiamoci addosso!

Torna la paura mentre sono in fila alle casse del supermercato. Quello è il momento clou, perché tutti, vogliosi di “strette” che mancano e desiderosi di assembrarsi anche in fila, si azzeccano addosso, non vedono l’ora di svuotare il proprio carrello sul nastro o di mettersi affianco a te mentre riempi la busta anche se la loro spesa non è ancora arrivata al cospetto della cassiera!
Vorrei fuggire senza pagare… ma pare non si possa.
La situazione può solo peggiorare: qualche colpetto di tosse innocente, lo schiarimento della gola secca da mascherina, quest’ultima portata sotto il naso o visibilmente indossata da mesi, specie quelle chirurgiche che si vede che so’ ‘na chiavica!
Sarà che la mia, da sempre, la butto ogni 4 ore di utilizzo. La FFP2. E quando incontri in fila qualcuno che conosci e che per forza – dopo averti stretto nella sua mano tesa, aperta, il pugno che gli hai mostrato per dirgli: “guarda che sono vecchia scuola, ho appreso sin dalle prime ore come si lavano le mani da Barbaradurso” – vuole per forza intrattenere una discussione sul più e sul meno ad un palmo dalla tua faccia!
Io lo so. Questa volta non sopravvivrò alla mia ipocondria cresciuta a dismisura negli ultimi mesi. Addio!