Si balla

C’era una gran confusione. Tutti eravamo eccitati ed impegnati a dare il meglio di noi stessi.
La prima “festa da ballo” alla quale la maggior parte di noi partecipava.
Le luci erano basse, cioè il lampadario a gocce era spento e c’era un foulard della mamma che copriva la vecchia lampada posta nell’angolo.
Poi avrebbe preso fuoco. Ma questo è un altro discorso.
Le sedie erano state sistemate tutte intorno alla stanza. Il tavolo spinto contro il muro con le bibite e i “salatini”. Poi ci sarebbe stata anche una torta.
E all’improvviso accadde quello che mi avrebbe cambiato la vita. Almeno per quella estate.
La porta si spalancò. Ed entrò lei. Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di donne, sulla terra, giusto? Certune sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline, ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale, incredibile. Cioè, guardi e non ci puoi credere. Tutto è un movimento ondulatorio perfetto, come l’argento vivo, come un serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici occhi sorridenti, bocca leggermente piegata in giù, labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza. E sanno vestirsi, e i loro lunghi capelli incendiano l’aria. Troppo di tutto, accidenti.
Non era un pensiero mio… l’avevo letto da qualche parte… Ah, Charles Bukowski!
Ma ora non c’entrava nulla… Perché ora io non capivo più niente!
C’era un silenzio magico calato in quella sala da pranzo trasformata in sala da ballo in quella domenica di maggio, il giorno del mio compleanno!
Poi, quello che metteva i dischi fece partire una canzone…
Ed io, senza accorgermene, mi diressi verso di lei e le presi la mano.

Cuore | Rita Pavone |1963

 

“Lei era quella destinata, però il destino si può perdere per strada, non è una cosa sicura che deve succedere per forza. Il destino è una rarità.” (Erri De Luca)

continua…