Non si balla più

Una delle cose più straordinarie, diretta conseguenza del lockdown, sia stata credo, la chiusura delle scuole.
Impensabile, inimmaginabile fermare un anno scolastico a metà febbraio e poi tentare, lentamente e a fatica, di appezzottarlo con la DAD. Eppure questo fatto così straordinario che immaginavo restasse nella memoria di studenti e genitori per lungo tempo quasi da diventare un racconto da fare “come reduci noiosi” a figli e nipoti, è già dimenticato:
Sai, ci fu un anno che la scuola si chiuse a febbraio! Non studiai quell’anno il 5 maggio e manco tutto l’Inferno di Dante…
Ma dai papà, che cavolo t’inventi?! A febbraio? E poi l’anno dopo ricominciasti l’anno successivo, così, come niente fosse accaduto?!
Esattamente! Però, quell’estate avevo ballato… ballato… ballato tanto!
Ballato, papà?!
Sì, l’estate passa in fretta figlio! Bisogna viverla.
Bisogna viverla l’estate, già. Accettare che da stasera “non si balla più!” anche se non ce n’è coviddi. No!
La domanda è: a chi sono figli questi ragazzi? A quegli stessi genitori che tengono gruppi su whatsapp pronti ad intervenire, sopperire, chiedere, spaccare in quattro un capello per una cosa qualsiasi che accade in una classe?!
Non si balla più! Tra le solite polemiche politiche strumentali ai fini elettorali che solo in questo maledetto Paese sovrastano il buon senso e la ragione: i teatri hanno posti dimezzati, gli stadi sono chiusi mentre le discoteche generalmente “infilano” più della capienza consentita! Dove sta la logica!?
Con chi protesteranno i gestori delle discoteche: contro se stessi che non hanno fatto osservare le regole?! (ammesso che in una discoteca si possano osservare le regole!).
Tutti temiamo un altro lockdown. Perciò vogliamo scongiurarlo e pretendiamo in virtù di ciò, che le regole minime (mascherina, distanziamento, igiene delle mani) siano osservate e fatte osservare nei locali pubblici. Se fai entrare gente nel tuo locale senza mascherina anche per un semplice caffè non puoi prendertela con nessuno se ti chiuderanno di nuovo, stronzo! Se non prendi i nomi e misuri la temperatura e non rimetti il menù monouso al tavolo e ti rifanno chiudere, che cazzo protesti, imbecille?!
Non si balla più. Abbiamo già troppo ballato nei mesi di lockdown!
E, francamente, sono troppo vecchio e troppo stanco per continuare a ballare!