Saremo “sfasati”

Come sarà questa benedetta FASE 2?
Sembra che c’importi quando sarà, perché ovviamente vorremmo intravedere uno spiraglio per uscire dalle nostre quarantene, ma come?
Il come mi sembra la cosa più importante.
Acclarato che dovremmo portare per lungo tempo mascherine e guanti. Qualcuno azzarda per sempre! E già questo non mi pare una cosa da poco.
Per uno come me che già fa fatica a ricordare i volti delle persone ed associarli ai nomi tanto da fare parecchie volte brutte figure… “ma come, ci siamo incontrati quella volta che…” e io sono costretto a mentire. “Ah sì… ciao, come stai?”, per uno come me dicevo, sarà ancora più difficile riconoscere per strada le persone. Ci conviene fare una scelta: o salutare tutti quelli che si incontrano con un cenno della mano… o ignorare tutti!
In auto dovremmo andarci in due: uno che guida e l’altro seduto dietro? Va bene se porti un figlio (io li tengo grandi e sarebbe anche imbarazzante!). Ma, metti un primo appuntamento. Ti passo a prendere alle nove, andiamo in pizzeria. La fai salire dietro, poi al ristorante vi mettete… come? Su tavolini larghi 1,5 metri che non puoi manco versargli il vino o la birra? Oppure ci sarà una specie di vetro a dividerci? E il cameriere ci urlerà il menù da scegliere e noi urleremo a lui le nostre scelte? O ci daranno un palmare al tavolo ed invieremo noi stessi la comanda in cucina, senza poter chiedere: “ma sulla bruschetta mica c’è l’aglio?”. E mentre mangiamo la mascherina la togliamo e rimettiamo ad ogni boccone, ad ogni sorso?
E le scuole come riprenderanno? Uno per banco? Quindi si raddoppieranno i volumi? E le aule già talvolta affollate? Come le gestiremo? Raddoppiandole? Ed i prof.? Moltiplicati come i pani ed i pesci evangelici? Boh…
Ed al cinema, ai concerti, a teatro? Pure ammesso che si abbiano posti assegnati e distanziati, uno sì e uno no, che senso ha andare con qualcuno al cinema e tenersi distante un metro? Che tu non puoi appoggiare la tua testa sulla mia spalla. O rannicchiarti sul mio petto per una scena particolarmente violenta o stringermi la mano per quella scena particolarmente appassionata!?! E respirare? Tutto il tempo con la mascherina… Che fatica! Un applauso “fesso” a fine spettacolo con quei guanti!
E gli attori?! Come reciteranno? Un bacio? Un abbraccio? Come cazzo farebbero? Senza toccarsi, non è un teatro per me! Non è quello che so e potrei fare io!
E lo sport? Senza pubblico. Le corsie di atletica, quelle del nuoto… le si allargheranno? Ed i contatti in area di rigore? E la pallanuoto, il basket… Il pugilato?
Al mare ci si organizzerà: meno bagnanti; le spiagge piccole davvero esclusive, nel senso che massimo ci metti 3 ombrelloni… In fabbrica, ci si organizzerà, così come negli uffici. Occorrerà che chi deve tuteli la sicurezza di OGNI SINGOLO posto di lavoro, ogni mansione. Così in ogni sorta di negozio. Nei piccoli entrare uno alla volta. Avere pazienza e senso civico. Non ci farà male anche se la vedo dura una vita di file. Abituarsi a viverla. Abituarci al tempo lento che la FASE 2 ci costringerà a vivere!
Molte cose potremmo rifarle di nuovo, così. Altre non penso proprio. Diventeranno “altro”.
Forse per sempre.