Tutto in ordine

Che parrucchieri e barbieri fossero presi d’assalto era nei fatti… Del resto il primo annuncio del Governo di farli riaprire il 1° giugno (peraltro un lunedì col giorno successivo festivo!) aveva suscitato una protesta generale.
Parrucchieri ed estetisti chiusi sine die parevano essere l’allegoria di un Governo che non pensava al popolo ed alle sue necessità!
Ma che anche IKEA fosse, sin dalle prime ore di lunedì, la meta preferita di noi uomini e donne finalmente liberi dall’autocertificazione, era francamente impensabile.
Ma è del tutto evidente – riflettendoci – che potesse accadere così!
Restare 72 giorni in casa rinchiusi h24, moglimaritifigli, sai quante “mancanze” ha fatto venire allo scoperto!?
Cassetti insufficienti, mensole inadeguate, accessori d’arredo che “cazzo come abbiamo fatto a viverne senza fino ad ora!“…
Ed è così che lunedì ci siamo messi in fila, educatamente mascherati, con la lista sulla quale è segnato tutto ciò che potrà servire per non farci trovare impreparati a con_vivere in casa, con noi stessi ed i nostri congiunti, nel caso dovessimo di nuovo asserragliarci – dio non voglia – in quarantena!
Stavolta il virus ci troverà belli ordinati, con le cose di casa ognuna al proprio posto!