Che brutta gente!

Che brutta gente!
Così, all’improvviso, un senso di frustrante malinconia, si abbatte sul mio drink del sabato sera!
Ci si veste male, si parla ad alta voce, si ride sguaiati…
Crogiuolo di varia umanità – vecchi e ragazzi – coi rossetti troppo marcati, gonne e pantaloni troppo corti, scarpe inopportune. Assembrati senza giudizio, senza memoria dei giorni del silenzio. Dell’attesa.
Un miracolo che ci abbiano tenuti segregati. Un vero miracolo, penso mentre parte il trenino sulle note de ‘O Sarracino.
Che brutta gente, ancora di più se possibile, è emersa (sicuro sia finita?!) da questa esperienza. Come reduci di un realityshow che una volta usciti dalla “casa” immaginino di avere il DIRITTO di… strafare tutto!