Esco o non esco, questo è il dilemma!

Ci sono due modi per affrontare questa “fase di mezzo”: vincere la paura ritornando pian piano a convivere con chi fino ad ora è stato fuori le mura della nostra casa, o essere ormai così accartocciati nello stato d’ansia fin qui vissuto, da affrontarla immobili sulla soglia di casa!
Naturalmente chi in questi lunghi giorni ha avuto modo o è stat* costrett* ad andare a lavoro, a fare il rifornimento di viveri e sigarette per l’intero nucleo convivente, è senz’altro avvantaggiato. Io che ho vissuto tutto il tempo – 51 giorni – chiuso in casa, confesso di vivere con sempre più apprensione dover/poter uscirne. Mi è capitato di fare delle passeggiate nei pressi della mia abitazione: non vedevo l’ora di rientrare!
Col passare dei giorni ho anche scoperto d’esser diventato ipocondriaco. Vabbè, forse chi mi conosce bene potrà dire “lo sei sempre stato“. Forse. Ma prima, io non sapevo di esserlo. Ora lo sospetto. Di esserlo. L’unica cosa che mi salva è la consapevolezza che, se mai chiamassi il medico per raccontargli i miei sintomi, mi ammalerei davvero di qualcosa. E non posso farlo. In questo momento mi devo tenere alla larga da medici e ospedali. Devo essere sano. Cioè… accettabilmente sano. Insomma, sopravvivente!
O sopravvissuto?!
Ho deciso! Esco. Mi metto i pantaloni, il maglioncino di filo (perché intanto ho fatto il cambio di stagione)… Un momento! Ma non è che è ancora presto per il maglioncino di filo?! C’è il sole, è vero, ma le bandiere esposte dai balconi di fronte, sventolano così brutalmente che sembrano garrire! Forse ci vuole la maglia di lana… e il giubbino pesante, non quello primaverile che avevo già indossato. Non è semplice… Questa cosa di uscire non è affatto semplice! Ma va fatta. Sì. Domani, magari.
Prima devo capire se la mascherina che ho è di quelle a prova di radiazioni chimiche… E siccome l’ho già indossata quelle tre-quattro volte in cui ho fatto il giro dell’isolato, sarà ancora efficace? Cioè efficiente?!
Non lo so. E comunque non posso risolvere tutto da solo!
Comunque, prima o poi da qui uscirò. Lo giuro.