Da lunedì saremo di nuovo “in giro”. Per carità, sempre rispettando tutte le disposizioni alle quali siamo obbligati.
Dovrebbe essere chiaro oramai il paradosso che ci aspetta: più vogliamo bene ad una persona, più dobbiamo starne a distanza di sicurezza!
Chissà se un giorno torneremo ad abbracciarci!?
A toccarci le mani senza l’intermediazione del lattice che esisterà tra le nostre carni…
Distanziamento sociale per riprendere i rapporti sociali! Veramente un gran paradosso.
“Nessuno si salva da solo” prima che essere un buon film è stato un eccellente romanzo che ho apprezzato. Mi piace la scrittura della Mazzantini. Ecco, dovremmo prenderlo – il suo titolo – a prestito per i giorni che arriveranno.
Abbiamo la necessità di prenderci cura l’uno dell’altro. Monitorare le nostre distanze… nelle file al supermercato, sui mezzi pubblici e domani al bar, al ristorante… Più che farci la guardia a vicenda così com’è accaduto nei primi giorni, nei quali è venuta alla luce questa mania di segnalare i trasgressori indotti anche da certa tv spazzatura, è il momento della cura!
Certo non sarà facile. Stupidi e teste di cazzo ve ne sono a bizzeffe. Negazionisti, virologi fai da te… Basti pensare che il presidente del più grande paese del mondo pensa che il sole ed il disinfettante proteggano dal virus! Non solo lo pensa, ma lo dice, anche.
Dovremmo essere più forti dell’imbecillità, suppongo.
Ecco, se qualcosa ha potuto insegnarci il tempo che abbiamo alle spalle, è l’aver scoperto chi vogliamo portare con noi nel tempo che verrà e chi invece no.
Anche nel dibattito parlamentare di ieri, per esempio.
O nei talk televisivi che ci hanno sepolto sotto un mare di parole…
Ci vorrebbe un miracolo. Un miracolo proprio…
Domenica notte a costoro di colpo, e senza dolore, venga impressa… non so come, lo decida chi è addetto ai miracoli… una bella S sulla fronte. Cosìcché lunedì mattina noi si possa riconoscerli e starne lontano, non distanti… ma proprio lontani.
“Ecco, vedi bello di papà! Chill’è ‘nu Strunzo!”