Fase 2… quasi!

C’era così tanta attesa su questa riapertura presunta, che il primo ministro ha scontentato un po’ tutti col suo annuncio. Ci saranno senz’altro code polemiche per tutta la settimana.
Chiarisco subito che non mi va di essere troppo critico col Governo. Per il senso dello Stato ho accettato senza indugio tutto quello che mi è stato detto di fare. Ho sollevato una sola critica: quando hanno annunciato la zona rossa al nord prima di bloccare l’accesso alle stazioni consentendo a molti di rientrare al sud. Ma anche lì, pare che la “soffiata” sia partita da qualche regione. Comunque, quel che è fatto è fatto.
Non è neanche finita la conferenza stampa che la CEI s’incazza come solo prima aveva fatto con aborto e divorzio, perché vuole dire messa e distribuire sacramenti. Non le bastano i funerali. No.
S’incazzano quelli che hanno affetti non conviventi e che non potranno vedere ancora. Si dibatte sulla parola congiunti che pare possa comprendere innamorati ed amici intimi secondo la Treccani. Si aspettano chiarimenti.
Molto incazzati, leggo, coloro che vedono spostare l’apertura di parrucchieri, barbieri, estetiste al 1° giugno. Oltretutto un lunedì che precede il 2 che è festivo! Quindi di fatto ci si permanenterebbe il 3. Non vi affollate.
Delusi quanti immaginavano che la scuola potesse riaprire il… boh, non so quando immaginavano potesse riaprire visto che siamo a maggio! Tuttavia qui il problema si pone.
Se riparte il lavoro a chi si affideranno questi bambini, ragazzini, adolescenti? Ma questo è un problema che la Scuola dovrebbe affrontare oltre il virus, secondo me.
Evidente che la task force non tiene conto dei servizi alle persone. Ma è ovvio che sia così! Tutti sono concentrati sulla crisi economica del Paese. Tutti stanno lavorando per la riapertura delle attività produttive. Bambini ed anziani, disabili fisici e psichici…: questi improduttivi stiano a casa! Innamorati distanti e nonni infelici continuino nel loro “stare”!
Non costa nulla il peso del distacco sentimentale. Davvero no!
Posso correre per attività fisica (in Campania già da oggi) anche lontano da casa, ma non posso correre per andare incontro ad un sentimento che abita magari nel paese vicino! Dovremmo incontrarci sulla linea di confine.
Il fatto è che da bambino non riuscivo mai a colorare dentro i bordi dei disegni. Sapete che c’erano quegli album da colorare… non so se esistano più… Debordavo sempre.

P.S.: Dovrei parlare dello spettacolo dal vivo. Completamente ignorato nella fase due… manco ha detto “settembre” come per la scuola, il primo ministro. Ma sarei di parte e poi sono molto critico con Franceschini, da sempre. Soprassiedo.