Caffè in sicurezza

Finalmente stamattina ha riaperto il nostro bar… quello del BANCO DEL BAR!
Da quindici giorni eravamo in pensiero. Tutti gli altri bar riaperti e il “nostro” no!
Ha saltato la fase del “caffè all’ingresso” sul tavolino, uno alla volta, da prendere e sorseggiare distante… Ha saltato tutta la scorsa settimana e l’inizio di questa quando buona parte degli altri bar aveva riaperto…
Francamente eravamo preoccupati!
Comunque, nell’attesa di notizie, abbiamo girato un po’ di bar per il caffè delle dieci. E così ci è venuta la curiosità di capire come cazzo ognuno aveva risolto il problema del caffè-in-sicurezza. Ci siamo fatti un vero e proprio grand tour che Goethe levati!
Chi ha messo il plexiglas a cupoletta, chi tipo sportello di banca, chi solo dei tendinastro, chi ha fatto una striscia a terra, alcune bianche e nere, altre gialle e nere, altre solo bianche… chi ha messo la colonnina del gel all’ingresso, chi all’uscita, chi su un tavolino in sala… Chi ha messo le frecce adesive: da una parte entri, dall’altra esci… ma la porta è sempre una sola, praticamente fai una specie di girotondo. Insomma, si è scatenata la fantasia!
E il nostro non apriva!
Però dalle mezze saracinesche sollevate si capiva che stavano facendo dei lavori.
Erano cominciate a girare le voci più disparate.
Giggino a un certo punto ha detto: “Secondo me stanno facendo una cabina come quella quando entri in banca. Tu trase e quella ti spruzza disinfettante su tutto il corpo e po’ s’arapreno ‘e porte ed entri nel bar!“. Non tutti gli abbiamo creduto. Ma pareva bello. Pasquale invece aveva sentito dire che stavano montando un braccio meccanico direttamente collegato alla macchinetta del caffè. “Na specie ‘e mano ca se piglia a tazzina e la mette direttamente nel piattino, poi, se vuoi lo zucchero, t’arapre ‘a bustina, lo versa, e te lo gira pure!“.
Fino alla tazzina sul piatto gli abbiamo pure creduto. Ma col fatto dello zucchero abbiamo convenuto che era una stronzata!
L’attesa cresceva e il bar non apriva.
Poi finalmente ieri mattina, quando nessuno di noi ci credeva più, l’abbiamo visto aperto…
Ma non siamo entrati. Il caffè l’avevamo già preso ad un altro bar.
Certe scoperte vanno fatte accrescendo il desiderio dell’attesa!
A stamani barista maledetto.