Il recinto

Non so perché l’idea migliore che tutti hanno per riaprire qualcosa è chiuderci in recinti di plexiglass. Al mare così come al ristorante… e poi non so dove diavolo ancora!
Capisco che non è facile pensare un “oltre”. Ma anche convincermi che davanti ad un panorama straordinario, illuminato dalla luce della luna in piena estate, per esempio, io possa scegliere di rinchiudermi in un gabbiotto.
Se fossi da solo, la mia solitudine sarebbe ancor più rimarcata da quella “esposizione” esibita. Ma magari io ci sono voluto proprio andare da solo a cena!
E se fossi in compagnia di amici?!
Tutti divisi, come in un confessionale.
E al mare?
Vabbè, ci dividiamo nei recinti… E l’abbronzatura con la mascherina come cavolo sarà? Io che manco gli occhiali posso tenere appena sto un po’, ma poco, al sole perché subito “si fa il segno”, come ne uscirei da una settimana di ferie?!
Che pensieri stupidi che sto facendo. Pensieri buoni per i tempi normali. Ma questi non sono tempi normali. Occorre ri_connettersi con se stessi. Come quando, davanti al pc che s’incanta, devi solo fare il reset.
Stuta e appicce… e aspetti ‘a bbona ‘e ddio!