Il tempo che verrà è dove sono io!

All’improvviso mi sono sentito anziano!
Leggendo i titoli dei giornali di questa mattina.
Dice che si riparte, ma che il capo della task force (una delle tante) chiamato alla riorganizzazione della riapertura (in pratica come vivremo da ora in poi almeno per i prossimi anni, temo), suggerisce di esonerare gli over 60 dall’uscire di casa per lavoro.
Ecco, io tra qualche settimana compirò 60 anni. Come la devo prendere questa cosa?! Non che mi importi del lavoro, cioè io e il lavoro facemmo un accordo un dì, un accordo alla Bukowski:
«Avevo solo due alternative – restare all’ufficio postale e impazzire… o andarmene e giocare a fare lo scrittore e morire di fame. Decisi di morire di fame», ma scoprire così, di colpo, che sarei limitato da ora in poi… – veramente ho ancora qualche settimana per darmi alla follia… – mi ribalta nel letto!
Praticamente un over 60 non è indispensabile al Paese. Mi si dice. Praticamente nell’emergenza hanno dovuto far rientrare al lavoro medici già da tempo in pensione.
Già la mia autostima aveva subito un duro colpo qualche mese fa quando scoprii per caso che coi 60 anni avrei avuto diritto alla Carta Argento di Trenitalia. Uno sconto in pratica sui biglietti del treno! Cioè anche qui, avrò preso il treno 4 volte negli ultimi 20 anni, ma è sto fatto di essere “argento” che non mi va giù!
Comunque, pare che il primo ministro non sia completamente d’accordo con la proposta di Corrao… Meno male. Ci sarebbe ancora di che sopravvivere.
Sopravvivere al tempo. Agli anni.
Perché il tempo che verrà, è dove sono io!

P.S.: Durante la giornata, un video di Fiorello sull’argomento ha fatto il giro dei social facendone parlare anche i TG… Eh, noi del ’60 si vede che abbiamo un comune sentire su questa cosa della vecchiaia!