Imparare a sorridere con gli occhi!

La prima cosa che ho pensato ieri…
Eh sì, perché ieri ho ceduto alla tentazione di uscire a fare cose! In realtà dovevo andare in farmacia… E poi avevo dei capi in lavanderia da recuperare da più di due mesi. Non ricordavo neanche più cosa fossero. Di sicuro invernali. Portati lì quando ancora non sapevo che ci saremmo trovati in tutto questo.
Ma sopratutto ero curioso di vedere un po’ più del mondo visto fino ad ora solo da qui… da quello che circola sui social.
Al banco del bar non si può ancora andare. Il barista ti porta il caffè davanti all’entrata e si allontana. Lo mette su un tavolino piazzato all’ingresso. Lo devi bere in fretta, perché a un metro da te ci sta un altro che aspetta il turno, per fare lo stesso. Bersi il caffè.
Non si può essere molto esigenti. Non è che dici: “schiumato” “macchiato” “senza vapore” “in vetro” o che so io… Caffè! Basta. Non c’è niente da ascoltare nei dialoghi degli altri, niente da rubare all’umore dei clienti.
Neanche il sorriso, appunto!
Non puoi vederli i sorrisi. Forse puoi intuirli. Già, perché c’è chi sorride con gli occhi. Anche, con gli occhi.
O forse prima mi convincevo che gli occhi sorridessero perché in ogni caso vedevo tutto il viso e la curva della bocca… Ed allora pensavo che anche gli occhi sorridessero. Anzi ne ero certo. Ora non lo so. Non lo so ancora. Devo ancora incontrarle le persone, gli affetti stabili, che mi sorridevano con gli occhi. Solo allora potrò dirlo.
Già, perché un proverbio cinese (lo so, citare la Cina non è molto popolare di questi tempi!), dice:
Il sorriso dura un istante. Il suo ricordo può durare tutta la vita.
E allora sono certo che lo capirò quando mi starai sorridendo.