L’Acqua calda del Governatore

Il nostro Governatore ci tiene molto a farsi “più Erode di Erode”, citando Shakespeare.
Ma non è lui sorprendente, fa il suo mestiere. Sono le allodole che si rispecchiano bellamente nelle sue uscite: il termometro di quanto oramai non ci sia nessuna voglia di approfondire, andare al fondo delle cose. Ci bombardano così tanto e h24 di notizie strillate che rimaniamo ai “titoli” dei giornali.
Da oggi niente più mascherine all’aperto! Ma non in Campania, dove prima ancora dell’ordinanza ministeriale, Vicienzo ha emesso la sua propria ordinanza.
Ma vediamo un po’ cosa dice l’ordinanza di Speranza:
“Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti.”
Chiaro, mi pare. Qual è invece l’ordinanza di De Luca:
“L’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato – ad es. nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento – nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, e nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli, navi.”
Francamente non ci trovo nessuna differenza sostanziale. D’altra parte sarei un imbecille se “immergendomi” in un luogo affollato o facendo una fila o salendo su un battello (non saprei per andare dove!), non mettessi la mascherina.
Non mi resta che chiudere ancora citando Shakespeare: “Molto rumore per nulla”!