Storia di un amore mai sbocciato tra la signora e la sua mascherina

Incrocio la signora tra gli scaffali un paio di volte e capisco che è nervosa, agitata. Ma non mi è dato sapere perché.
La ritrovo in fila alla cassa davanti a me.
Nell’attesa continua il suo stato di agitazione. Mormora qualcosa fra sé che non capisco.
Arriva il suo turno e la cassiera chiede: “Volete le buste?“. La signora non risponde.
La cassiera ripete: “Signora vi servono le buste?“.
Lei stavolta alza lo sguardo e chiede: “Come dite?“.
La cassiera: “Vi ho chiesto se vi occorrevano le buste“.
La signora: “Ah sì sì, due… Scusate è che cu sta cazzo ‘e mascherina nun sento!“.
Poi si gira verso di me e con occhi spiritati e strattonando la mascherina che per fortuna indossa, mi urla: “Io non la sopporto sta cosa, non la sopporto! Comme cazzo aggià fa?“.