Suggestioni

Ascolto sempre più spesso in questi giorni – al banco del bar, alla cassa del supermercato… – qualcuno esclamare: “è ‘overo proprio stu fatte do’ 4”!
All’inizio non ci facevo caso. Non capivo. Poi, perdurante questo brutto tempo d’aprile, mi sono ricordato di quello che ascoltavo dire a mia madre da piccolo: quatto aprilanti, quaranta brillanti! Cioè se piove nei primi 4 giorni di aprile, lo farà ancora per 40 giorni. Non so se è vero. Non mi ricordo se, quando è capitato altre volte, la suggestione legata all’antico detto si sia avverata nei fatti. Ma importa poco. Perché sta piovendo, ed è piovuto il 4 aprile. Questo basta a far apparire per vero (o verosimile?!) il credo antico.
Questa storia mi ha fatto venire in mente altre “suggestioni” introiettate da bambino. Mai verificate, perché è impossibile coglierne le conseguenze in maniera diretta causa-effetto.
Per esempio:
– Il pane a tavola non va messo sottosopra.
– Non si apre l’ombrello in casa.
– Non si lasciano soldi sul letto.
– Non si lascia la tavola apparecchiata la notte.
– Non si versa da una bottiglia a chi ti è accanto con la mano “storta” (cioè girando il palmo).

Ce ne sono sicuramente altre, che adesso non ricordo… Ma l’effetto è lo stesso: è certo che sia così che si fa, che sia quella la verità! Senza spiegazioni. L’ho appreso e l’ho trasferito, ogni volta che se n’è presentata occasione. Talvolta la mia razionalità mi ha fatto quasi vergognare di aver ceduto a queste suggestioni.  Ma vi si cede e basta. Senza interrogarsi poi tanto sul perché e sul per come.

Quasi un atto di fede.
Come credere che il 25 aprile è la festa di tutto il Paese, non di una parte.
Un Paese liberato da un regime che ha potuto, poi, iniziare il suo percorso democratico. Retorica. Pensavo fino a qualche giorno fa pur mantenendo vivo il ricordo per una celebrazione scritta sulla pelle dei nostri avi. Poi arriva uno che dice stronzate.
E allora capisci che la “suggestione” non è poi tanto più suggestione.